L’Endoscopia Digestiva, uno dei settori di punta dell’Usl pistoiese, sarà ulterior-mente potenziata. La direzione aziendale ha deciso di investire in questo servizio ri-tenuto di rilevante importanza, se si considera che in Italia, e la provincia di Pistoia non fa eccezione, le malattie dell’apparato gastroenterico (inclusi i tumori) rappre-sentano la prima causa di ricovero e la seconda causa di morte dopo le patologie cardiovascolari.
I prossimi investimenti riguardano i nuovi poli endoscopici, quello dell’ospedale di Pescia, che sorgerà nei locali attualmente occupati dalle cucine e potrà garantire maggiori spazi e migliore funzionalità, e il polo endoscopico del Ceppo, attualmen-te in costruzione, che sarà ultimato alla fine del prossimo Agosto, con ambienti modernizzati e riorganizzati per aumentare la disponibilità per i pazienti esterni, so-prattutto per le colonscopie che rappresentano le liste di attesa più lunghe dell’Endoscopia. La direzione aziendale, però, non si affida solo alle nuove struttu-re per il potenziamento dell’Endoscopia: negli ultimi mesi, infatti, sono state intro-dotte diverse novità di rilievo, a partire da un diverso tipo di organizzazione che ha consentito un aumento della disponibilità e un conseguente abbattimento delle liste di attesa per i ricoverati, passate da un mese a meno di una settimana, mentre un’altra novità recente riguarda la possibilità di eseguire gastroscopie o colonscopie in sedazione cosciente, molto importante non solo perché consente di sopportare meglio questi esami, in genere non dolorosi ma comunque fastidiosi, ma anche per-ché ha così semplificato il percorso dell’utente che prima doveva sottoporsi ad e-sami ematici e visita anestesiologica. Inoltre, è stata incrementata l’attività di endo-scopia operativa e sono state introdotte due nuove metodiche: la prima è la Muco-sectomia, che consente l’asportazione dei tumori in fase iniziale dello stomaco, dell’esofago e del duodeno; ma è importante anche la seconda metodica, quella del posizionamento di protesi nei tumori del colon, perché evita l’occlusione intestinale consentendo in particolare ai pazienti di arrivare all’intervento chirurgico in condi-zioni ottimali e, in generale, una migliore qualità di vita.
Investimenti importanti che vanno a migliorare ulteriormente un servizio che già godeva di buona fama grazie agli ottimi professionisti che vi operano e vi hanno operato, a partire da Ettore Torelli, che è stato un po’ il ‘padre professionale’ degli attuali specialisti ed ha avuto anche il ruolo di presidente della sezione toscana della Società Italiana di Endoscopia Digestiva, carica oggi ricoperta da Sandro Natali, che insieme a Giulio Pangallo dirigono rispettivamente le sezioni di Gastroentero-logia e Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Pescia. Torelli, andato in pensione al-la fine dell’anno scorso, è stato sostituito da Mario Lombardi, a cui il direttore ge-nerale Alessandro Scarafuggi ha conferito l’incarico di responsabile della sezione pistoiese. Per Lombardi, proveniente dall’ospedale fiorentino di Torregalli dopo anni di collaborazione con la Clinica Medica II dell’Università di Firenze (dove si è lau-reato nel 1988 e specializzato con lode nel ’92), si tratta comunque di un ‘ritorno a ca-sa’: 45 anni, pistoiese, anche se da anni vive a Firenze, è tornato al Ceppo dove a-veva mosso i primi passi di medico endoscopista.
I prossimi investimenti riguardano i nuovi poli endoscopici, quello dell’ospedale di Pescia, che sorgerà nei locali attualmente occupati dalle cucine e potrà garantire maggiori spazi e migliore funzionalità, e il polo endoscopico del Ceppo, attualmen-te in costruzione, che sarà ultimato alla fine del prossimo Agosto, con ambienti modernizzati e riorganizzati per aumentare la disponibilità per i pazienti esterni, so-prattutto per le colonscopie che rappresentano le liste di attesa più lunghe dell’Endoscopia. La direzione aziendale, però, non si affida solo alle nuove struttu-re per il potenziamento dell’Endoscopia: negli ultimi mesi, infatti, sono state intro-dotte diverse novità di rilievo, a partire da un diverso tipo di organizzazione che ha consentito un aumento della disponibilità e un conseguente abbattimento delle liste di attesa per i ricoverati, passate da un mese a meno di una settimana, mentre un’altra novità recente riguarda la possibilità di eseguire gastroscopie o colonscopie in sedazione cosciente, molto importante non solo perché consente di sopportare meglio questi esami, in genere non dolorosi ma comunque fastidiosi, ma anche per-ché ha così semplificato il percorso dell’utente che prima doveva sottoporsi ad e-sami ematici e visita anestesiologica. Inoltre, è stata incrementata l’attività di endo-scopia operativa e sono state introdotte due nuove metodiche: la prima è la Muco-sectomia, che consente l’asportazione dei tumori in fase iniziale dello stomaco, dell’esofago e del duodeno; ma è importante anche la seconda metodica, quella del posizionamento di protesi nei tumori del colon, perché evita l’occlusione intestinale consentendo in particolare ai pazienti di arrivare all’intervento chirurgico in condi-zioni ottimali e, in generale, una migliore qualità di vita.
Investimenti importanti che vanno a migliorare ulteriormente un servizio che già godeva di buona fama grazie agli ottimi professionisti che vi operano e vi hanno operato, a partire da Ettore Torelli, che è stato un po’ il ‘padre professionale’ degli attuali specialisti ed ha avuto anche il ruolo di presidente della sezione toscana della Società Italiana di Endoscopia Digestiva, carica oggi ricoperta da Sandro Natali, che insieme a Giulio Pangallo dirigono rispettivamente le sezioni di Gastroentero-logia e Endoscopia Digestiva dell’ospedale di Pescia. Torelli, andato in pensione al-la fine dell’anno scorso, è stato sostituito da Mario Lombardi, a cui il direttore ge-nerale Alessandro Scarafuggi ha conferito l’incarico di responsabile della sezione pistoiese. Per Lombardi, proveniente dall’ospedale fiorentino di Torregalli dopo anni di collaborazione con la Clinica Medica II dell’Università di Firenze (dove si è lau-reato nel 1988 e specializzato con lode nel ’92), si tratta comunque di un ‘ritorno a ca-sa’: 45 anni, pistoiese, anche se da anni vive a Firenze, è tornato al Ceppo dove a-veva mosso i primi passi di medico endoscopista.