Tutta Pistoia (e non solo) ha voluto rendere omaggio al grande scultore Jorio Vivarelli, morto ieri mattina nella sua villa sulle colline che circondano la città.
La funzione funebre si è svolta nella Chiesa della Vergine, che tra l’altro conserva al suo interno una delle opere del maestro fra le più conosciute, un Cristo realizzato nel 1956, che a detta dei critici ha stravolto l'iconografia religiosa del Novecento.
La messa è stata celebrata dal vicario generale della Diocesi, don Paolo Palazzi.
Dopodiché il feretro ha raggiunto per l’ultimo saluto il parco monumentale di Fognano, suo paese natale, ideato dallo stesso Vivarelli e nel quale si trova la sua opera Il sacrificio: una morte per una vita, pensata dal maestro come rappresentazione della speranza di rinascita, dopo le opere che denunciavano le sofferenze e lo strazio della violenza e della crudeltà del secondo conflitto mondiale. E nel piccolo cimitero di Fognano Vivarelli è stato sepolto, come espresso dalle sue volontà. Sulla sua tomba sarà collocata una sua scultura.
La funzione funebre si è svolta nella Chiesa della Vergine, che tra l’altro conserva al suo interno una delle opere del maestro fra le più conosciute, un Cristo realizzato nel 1956, che a detta dei critici ha stravolto l'iconografia religiosa del Novecento.
La messa è stata celebrata dal vicario generale della Diocesi, don Paolo Palazzi.
Dopodiché il feretro ha raggiunto per l’ultimo saluto il parco monumentale di Fognano, suo paese natale, ideato dallo stesso Vivarelli e nel quale si trova la sua opera Il sacrificio: una morte per una vita, pensata dal maestro come rappresentazione della speranza di rinascita, dopo le opere che denunciavano le sofferenze e lo strazio della violenza e della crudeltà del secondo conflitto mondiale. E nel piccolo cimitero di Fognano Vivarelli è stato sepolto, come espresso dalle sue volontà. Sulla sua tomba sarà collocata una sua scultura.