Nevio Di Marco non cessa di stupire gli affezionati ammiratori della sua arte. Maestro, qual è, nell’uso della ceramica secondo le antiche tecniche robbiane, questa volta ha voluto “riscrivere” con il mezzo artistico che gli è più congeniale, la scultura, e con la tecnica alla quale ha dedicato anni di studi e ricerche nel tentativo di carpire i segreti dei Della Robbia, la terracotta invetriata, uno dei libri più conosciuti del mondo: Le avventure di Pinocchio.
A giudicare dal risultato, c’è riuscito. Il “suo” Pinocchio non è la copia di qualcosa che già esiste, ma una re-interpretazione, come solo i grandi artisti sanno fare.
La storia del famoso burattino scorre e rivive nelle 35 formelle che Di Marco ha realizzato, tutte in terracotta policroma invetriata, secondo lo stile robbiano.
Le formelle, dopo il successo riscosso in una recente mostra a Pontessieve, approdano ora a Pistoia, nell’Atrio del Tribunale (piazza Duomo), dove rimarranno esposte dal 13 settembre al 1° novembre, dopodiché proseguiranno il giro di varie gallerie italiane, prima di essere esposte in Francia, vicino a Parigi.
«L’idea di raffigurare la favola di Pinocchio con le formelle policrome – spiega Di Marco – mi è venuta visitando il Parco di Collodi. In un frangente ho rivissuto gli attimi di quando ero bambino e frequentavo la scuola a Todiano, il mio paese natale in provincia di Perugia. La nostra maestra, nei ritagli di tempo tirava fuori dal suo cassetto un libro molto grande e iniziava a leggere le storie di Pinocchio. Noi, zitti e buoni, ci identificavamo in quel personaggio. Per fare queste 35 formelle mi ci sono voluti due anni, ma credo che ne sia valsa la pena».
A giudicare dal risultato, c’è riuscito. Il “suo” Pinocchio non è la copia di qualcosa che già esiste, ma una re-interpretazione, come solo i grandi artisti sanno fare.
La storia del famoso burattino scorre e rivive nelle 35 formelle che Di Marco ha realizzato, tutte in terracotta policroma invetriata, secondo lo stile robbiano.
Le formelle, dopo il successo riscosso in una recente mostra a Pontessieve, approdano ora a Pistoia, nell’Atrio del Tribunale (piazza Duomo), dove rimarranno esposte dal 13 settembre al 1° novembre, dopodiché proseguiranno il giro di varie gallerie italiane, prima di essere esposte in Francia, vicino a Parigi.
«L’idea di raffigurare la favola di Pinocchio con le formelle policrome – spiega Di Marco – mi è venuta visitando il Parco di Collodi. In un frangente ho rivissuto gli attimi di quando ero bambino e frequentavo la scuola a Todiano, il mio paese natale in provincia di Perugia. La nostra maestra, nei ritagli di tempo tirava fuori dal suo cassetto un libro molto grande e iniziava a leggere le storie di Pinocchio. Noi, zitti e buoni, ci identificavamo in quel personaggio. Per fare queste 35 formelle mi ci sono voluti due anni, ma credo che ne sia valsa la pena».