Due mesi e mezzo di attesa, avvolti nel silenzio stampa chiesto dalla Farnesina e dai familiari dei rapiti, e poi, ieri, la fine dell'incubo: Iolanda Occhipinti e Giuliano Paganini, rapiti in Somalia il 21 maggio, sono stati liberati. E' stato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a dare l'annuncio ufficiale alla Camera, al termine di un pomeriggio in cui le voci di un imminente rilascio si erano rincorse e sovrapposte all'attesa angosciata dei familiari. Per il rilascio dei due cooperanti italiani, Frattini ha espresso la "grande e profonda soddisfazione del governo", sottolineando che "questo atteso risultato" giunge "dopo un impegno che dura da mesi". La notizia della liberazione dei due cooperanti italiani, è stata accolta con immensa soddisfazione a Pistoia, dove Giuliano Paganini risiede e dove le autorità si erano messe fin da subito a disposizione dei familiari per qualsiasi necessità.
Pochi giorni fa era stato anche appeso uno striscione al palazzo comunale, dove si chiedeva appunto la liberazione dei tre ostaggi.
Il sindaco Renzo Berti, appresa la notizia della liberazione, si è immediatamente recato a casa di Paganini, per esprimere tutta la contentezza della comunità pistoiese e per informarsi sulle condizioni di salute del concittadino.
“Una vera, buona notizia, finalmente”. Sono state queste le prime, brevi parole liberatorie pronunciate dal sindaco Renzo Berti quando ha appreso la notizia della liberazione di Giuliano Paganini e Iolanda Occhipinti, rapiti in Somalia nel villaggio di Awdhegle lo scorso 21 maggio e liberati quest’oggi.
“I familiari – ha detto il sindaco Berti uscendo dall’abitazione di Paganini – ci hanno assicurato che le condizioni di salute di Giuliano sono buone e adesso aspettiamo presto il suo rientro a casa. Voglio esprimere la grande commozione per questa meravigliosa notizia, che ormai attendevamo da giorni e voglio sottolineare l’importanza del lavoro svolto a tutti i livelli, a partire dal Ministero degli Esteri, per arrivare a questa soluzione felice, che oggi tutti noi festeggiamo stringendoci alla famiglia del nostro concittadino e a quella di Iolanda Occhipinti ”.
Anche il presidente della Provincia Gianfranco Venturi si associa alla gioia di questo momento ed esprime la grande soddisfazione per un risultato che era molto atteso da tutta la comunità pistoiese.
Pochi giorni fa era stato anche appeso uno striscione al palazzo comunale, dove si chiedeva appunto la liberazione dei tre ostaggi.
Il sindaco Renzo Berti, appresa la notizia della liberazione, si è immediatamente recato a casa di Paganini, per esprimere tutta la contentezza della comunità pistoiese e per informarsi sulle condizioni di salute del concittadino.
“Una vera, buona notizia, finalmente”. Sono state queste le prime, brevi parole liberatorie pronunciate dal sindaco Renzo Berti quando ha appreso la notizia della liberazione di Giuliano Paganini e Iolanda Occhipinti, rapiti in Somalia nel villaggio di Awdhegle lo scorso 21 maggio e liberati quest’oggi.
“I familiari – ha detto il sindaco Berti uscendo dall’abitazione di Paganini – ci hanno assicurato che le condizioni di salute di Giuliano sono buone e adesso aspettiamo presto il suo rientro a casa. Voglio esprimere la grande commozione per questa meravigliosa notizia, che ormai attendevamo da giorni e voglio sottolineare l’importanza del lavoro svolto a tutti i livelli, a partire dal Ministero degli Esteri, per arrivare a questa soluzione felice, che oggi tutti noi festeggiamo stringendoci alla famiglia del nostro concittadino e a quella di Iolanda Occhipinti ”.
Anche il presidente della Provincia Gianfranco Venturi si associa alla gioia di questo momento ed esprime la grande soddisfazione per un risultato che era molto atteso da tutta la comunità pistoiese.