Povertà: a Caritas Pistoia Pescia 2.935 accessi, tanti anziani Mancanza reddito o spese straordinarie principali cause
Dopo il picco del 2022 con circa 2.500 accessi ai servizi della sola Caritas Pistoia, il 2023 i numeri parlano di un ritorno ai valori, sempre alti, immediatamente precedenti al periodo pandemico e di aumento dell'età media dei richiedenti aiuto, in particolar modo di italiani. Così la povertà che emerge dal rapporto di Caritas Pistoia e Pescia i cui centri di ascolto hanno incontrato 2.935 persone nel 2023. Leggera prevalenza delle richieste da parte di persone straniere (54,3%) ma a Pescia 49,1% sono italiani e 50,9% stranieri. L'età media delle persone assistite sfiora i 50 anni (49,4), con gli italiani sensibilmente più anziani degli stranieri (57,2 anni contro 42,7).
I principali bisogni rilevati afferiscono alla sfera economica (59,2%), in particolare alla mancanza o addirittura assenza di reddito, o anche all'indisponibilità rispetto a spese straordinarie; seguono poi problematiche legate al lavoro (10,5%), soprattutto in riferimento alla disoccupazione, ma anche all'inoccupazione, lavoro nero ed al lavoro precario.
Seguono con percentuali inferiori i problemi familiari (6,8%), abitativi (6,8%), di salute (5,9%), relativi all'istruzione (4,3%). Infine con riferimento agli interventi la stragrande maggioranza riguarda l'erogazione di beni e servizi materiali (67,9% del totale degli interventi messi in atto), ci si riferisce cioè all'erogazione di alimenti, vestiario, prodotti per l'infanzia, ma anche all'accesso a servizi mensa ed emporio; il 18,2% ha riguardato invece interventi tramite sussidi economici (pagamento bollette, affitto o contributi per l'abitare, spese sanitarie, spese scolastiche, varie ed eventuali); in percentuali minori si rilevano interventi relativi a sanità (2,0%), consulenza professionale (1,1%), scuola e istruzione (1,0%).