PISTOIA - “Ormai non sfugge più a nessuno che alle celebrazioni eucaristiche festive nel nostro territorio pistoiese ci sia un aumento considerevole di stranieri, soprattutto albanesi ma anche di altre nazioni, con i loro numerosi figli: tante volte ho osservato, abbastanza compiaciuto, azioni liturgiche compiute da tutti senza distinzione alcuna e soprattutto il vedere la nascita di amicizie vissute serenamente dalle famiglie”.
E’ don Paolo Palazzi, parroco della Vergine e neo vicario generale della diocesi di Pistoia, a firmare un appello inviato alla comunità ecclesiale e civile in vista della “Giornata mondiale delle Migrazioni” che si terrà anche nella Chiesa pistoiese domenica prossima 13 gennaio.
“Giovani migranti, risorsa e provocazione” – questo il titolo della Giornata – si articolerà in due fasi: alle 10:30 nella parrocchia di San Benedetto il vescovo Mansueto Bianchi presiederà una celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, a partire dalle 15:30 nei locali del seminario vescovile, è prevista una festa conclusa da un buffet multietnico (si alterneranno riflessioni sui rom, spettacoli di giovani immigrati, momenti musicali).
“La Chiesa – scrive don Palazzi, che è stato tra i fondatori dell’associazione “San Martino de Porres” – è attenta verso il mondo migratorio giovanile nel rispetto delle culture e delle religioni, ma è verso i cristiani cattolici che si accentuano le sue preoccupazioni e le attenzioni. Le nostre comunità parrocchiali devono diventare sempre più luoghi di accoglienza e di fraternità”.
Ai parroci il vicario generale chiede di affrontare il tema delle migrazioni e a tutti propone di destinare le offerte, raccolte durante le messe di domenica, alla Fondazione “Migrantes” e all’associazione “San Martino de’ Porres”. Il tema della Giornata 2008 – precisa don Palazzi – “chiama anche i cristiani a valorizzare la grande presenza di giovani che sono capaci di sprigionare straordinarie energie di vitalità”. Secondo gli ultimi dati Istat nella provincia di Pistoia vivono, iscritti all’anagrafe, circa 17.600 immigrati a cui occorre aggiungere gli irregolari e i soggiornanti. Don Palazzi ricorda che all’inizio del 1997 risultavano, in tutta Italia, due milioni e 938 mila immigrati: 665 mila di questi minorenni e oltre 500 mila alunni nelle nostre scuole. Una popolazione, dunque, giovane di età.
E’ don Paolo Palazzi, parroco della Vergine e neo vicario generale della diocesi di Pistoia, a firmare un appello inviato alla comunità ecclesiale e civile in vista della “Giornata mondiale delle Migrazioni” che si terrà anche nella Chiesa pistoiese domenica prossima 13 gennaio.
“Giovani migranti, risorsa e provocazione” – questo il titolo della Giornata – si articolerà in due fasi: alle 10:30 nella parrocchia di San Benedetto il vescovo Mansueto Bianchi presiederà una celebrazione eucaristica. Nel pomeriggio, a partire dalle 15:30 nei locali del seminario vescovile, è prevista una festa conclusa da un buffet multietnico (si alterneranno riflessioni sui rom, spettacoli di giovani immigrati, momenti musicali).
“La Chiesa – scrive don Palazzi, che è stato tra i fondatori dell’associazione “San Martino de Porres” – è attenta verso il mondo migratorio giovanile nel rispetto delle culture e delle religioni, ma è verso i cristiani cattolici che si accentuano le sue preoccupazioni e le attenzioni. Le nostre comunità parrocchiali devono diventare sempre più luoghi di accoglienza e di fraternità”.
Ai parroci il vicario generale chiede di affrontare il tema delle migrazioni e a tutti propone di destinare le offerte, raccolte durante le messe di domenica, alla Fondazione “Migrantes” e all’associazione “San Martino de’ Porres”. Il tema della Giornata 2008 – precisa don Palazzi – “chiama anche i cristiani a valorizzare la grande presenza di giovani che sono capaci di sprigionare straordinarie energie di vitalità”. Secondo gli ultimi dati Istat nella provincia di Pistoia vivono, iscritti all’anagrafe, circa 17.600 immigrati a cui occorre aggiungere gli irregolari e i soggiornanti. Don Palazzi ricorda che all’inizio del 1997 risultavano, in tutta Italia, due milioni e 938 mila immigrati: 665 mila di questi minorenni e oltre 500 mila alunni nelle nostre scuole. Una popolazione, dunque, giovane di età.