
Pistoia, 26 giugno 2008 - Andrea Mati - 37 anni, pistoiese della Ferruccia - e Damian Horlescu – 29 anni, rumeno di un piccolo villaggio della Moldavia - vengono ordinati sacerdoti da mons. Mansueto Bianchi vescovo di Pistoia. Entrambi hanno studiato nel seminario di Firenze La celebrazione, solenne con l’imposizione delle mani e la preghiera comunitaria, avrà luogo domenica 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo, nella Chiesa Cattedrale di Pistoia con inizio alle ore 18.
I due giovani sacerdoti si presentano ai fedeli pistoiesi in una intervista parallela raccolta da Daniela Raspollini sull’ultimo numero del settimanale diocesano “La Vita”. “Quando studiavo – racconta don Andrea – fino all’inizio dell’università pensavo di sposarmi e per alcuni mesi sono stato insieme a una ragazza. E’ stata una esperienza bellissima. Poi la prospettiva di una famiglia mi appariva limitata rispetto alla mia aspirazione alla libertà. Via via è cresciuto il mio rapporto con Gesù. Ecco lo studio della teologia, la vita in seminario e ora l’ordinazione, un altro punto di partenza”.
Don Damian ricorda il periodo di diaconato passato nella parrocchia dell’Immacolata. “Il Vangelo – aggiunge – bisogna tradurlo senza tradirlo, viverlo e proporlo agli altri senza accomodamenti, annacquamenti e miscugli di vario genere. Dovrò sostenere aiutare i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti, gli anziani, gli ammalati e trovare la parola giusta per ognuno e per le diverse situazioni: una parola che non è mia ma quella di Gesù Cristo”.
I due giovani sacerdoti si presentano ai fedeli pistoiesi in una intervista parallela raccolta da Daniela Raspollini sull’ultimo numero del settimanale diocesano “La Vita”. “Quando studiavo – racconta don Andrea – fino all’inizio dell’università pensavo di sposarmi e per alcuni mesi sono stato insieme a una ragazza. E’ stata una esperienza bellissima. Poi la prospettiva di una famiglia mi appariva limitata rispetto alla mia aspirazione alla libertà. Via via è cresciuto il mio rapporto con Gesù. Ecco lo studio della teologia, la vita in seminario e ora l’ordinazione, un altro punto di partenza”.
Don Damian ricorda il periodo di diaconato passato nella parrocchia dell’Immacolata. “Il Vangelo – aggiunge – bisogna tradurlo senza tradirlo, viverlo e proporlo agli altri senza accomodamenti, annacquamenti e miscugli di vario genere. Dovrò sostenere aiutare i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti, gli anziani, gli ammalati e trovare la parola giusta per ognuno e per le diverse situazioni: una parola che non è mia ma quella di Gesù Cristo”.