Taglio del nastro questa mattina (27 giugno) a Bottegone del primo tratto dell’Asse dei Vivai. L’intervento, costato 3milioni e 500mila euro, è consistito nell’allargamento della via dei Bonechi, realizzazione del nuovo ponte sul torrente Ombrone e costruzione ex novo del tratto stradale fino alla via Croce di Badia.
Con questo intervento, iniziato nell’estate del 2006 e realizzato dall’associazione temporanea di imprese (Impresa Vescovi spa e CMSA società cooperativa), l’amministrazione comunale ha confermato la previsione del Piano Strutturale per il sistema delle infrastrutture, che già nel 2004 individuava come rilevante un asse del vivaismo in grado di “raccogliere i traffici commerciali a servizio del prodotto vivaistico, funzionando anche come elemento di distribuzione e raccordo delle principali direttrici viarie della piana”; previsione, questa, confermata anche dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pistoia.
La realizzazione di questo lotto, dunque, rappresenta il primo, fondamentale tassello della nuova arteria a servizio della piana, che prevede come successivi interventi un secondo lotto, già inserito nel Piano degli Investimenti (costo previsto di 4milioni e 650mila euro) da realizzarsi nel biennio 2009-2010 e che servirà a prolungare la strada fino alla via Nuova Pratese. Un terzo lotto, infine, con la costruzione del ponte sull’autostrada A11, completerà l’opera e creerà tutti i presupposti per la realizzazione del nuovo casello autostradale di Pistoia Est.
“L’Asse dei Vivai – spiega il sindaco Renzo Berti – rappresenta un esempio di infrastruttura intelligente, per la sua funzione, per la sua progettazione e realizzazione. Per la sua funzione, in quanto la nuova realtà socio economica legata alle industrie ed alle attività dei vivai richiede una risposta efficiente in termini di movimentazione delle merci, e questa strada verde, con la futura previsione di collegamento con l'autostrada A11 tramite il casello di Pistoia Est, lo è sicuramente. Ma l’Asse dei Vivai rappresenta anche un esempio di progettazione e realizzazione intelligente, in quanto va ad inscrivere parte del suo tracciato sulla viabilità esistente, adeguandola, e questo permette un uso più razionale e meno invasivo del territorio”.
Con questo intervento, iniziato nell’estate del 2006 e realizzato dall’associazione temporanea di imprese (Impresa Vescovi spa e CMSA società cooperativa), l’amministrazione comunale ha confermato la previsione del Piano Strutturale per il sistema delle infrastrutture, che già nel 2004 individuava come rilevante un asse del vivaismo in grado di “raccogliere i traffici commerciali a servizio del prodotto vivaistico, funzionando anche come elemento di distribuzione e raccordo delle principali direttrici viarie della piana”; previsione, questa, confermata anche dal Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Pistoia.
La realizzazione di questo lotto, dunque, rappresenta il primo, fondamentale tassello della nuova arteria a servizio della piana, che prevede come successivi interventi un secondo lotto, già inserito nel Piano degli Investimenti (costo previsto di 4milioni e 650mila euro) da realizzarsi nel biennio 2009-2010 e che servirà a prolungare la strada fino alla via Nuova Pratese. Un terzo lotto, infine, con la costruzione del ponte sull’autostrada A11, completerà l’opera e creerà tutti i presupposti per la realizzazione del nuovo casello autostradale di Pistoia Est.
“L’Asse dei Vivai – spiega il sindaco Renzo Berti – rappresenta un esempio di infrastruttura intelligente, per la sua funzione, per la sua progettazione e realizzazione. Per la sua funzione, in quanto la nuova realtà socio economica legata alle industrie ed alle attività dei vivai richiede una risposta efficiente in termini di movimentazione delle merci, e questa strada verde, con la futura previsione di collegamento con l'autostrada A11 tramite il casello di Pistoia Est, lo è sicuramente. Ma l’Asse dei Vivai rappresenta anche un esempio di progettazione e realizzazione intelligente, in quanto va ad inscrivere parte del suo tracciato sulla viabilità esistente, adeguandola, e questo permette un uso più razionale e meno invasivo del territorio”.