«È un abuso che la Rai pretenda il canone televisivo anche per il possesso di un computer». È quanto sostiene l'Unione Nazionale Consumatori dopo la pronuncia del Garante della privacy che ha intimato alla Rai una maggiore correttezza nella richiesta del canone agli utenti che non hanno un televisore, «i quali – afferma Osvaldo Rastelli, presidente provinciale Unc - sono continuamente infastiditi con lettere minatorie e con la pretesa del canone per il possesso di qualunque apparecchio "atto alla ricezione delle radioaudizioni"».«Questa norma - osserva Rastelli -, discende da un regio decreto del 1938, quando in Italia non c'erano ancora i televisori e viene interpretata nel senso che anche un computer è "atto" a ricevere i segnali televisivi (che fanno parte delle onde radio) con una apposita scheda, indipendentemente dal fatto che ne sia provvisto, poiché l'utente può sempre comprarla». Secondo l'Unione consumatori si tratta di una interpretazione...
viaggi-turismo-attualità-arte-cultura-tradizioni-green-appuntamenti musicali - lalocandina.blogspot.com - e-mail: uffstamp@gmail.com