Riprendono gli “Incontri con l’autore”, venerdì 1 agosto alle ore 17,30 alla Cascina Igea dopo una breve pausa. Due ospiti d’eccezione : Marilù Manzini, considerata un caso letterario e la psicologa e psicoterapeuta Simona Capolupo. Giovane, bella, intelligente. Marilù Manzini ha esordito nel 2004, dopo una profonda revisione e con grande successo (e scandalo), con un volume dal titolo “Io non chiedo permesso” di cui sono stati venduti i diritti cinematografici. Nel maggio 2005 espone per la prima volta i suoi quadri alla Galleria del Barcon di Milano. Dopo il successo (e lo scandalo) di Io non chiedo permesso, Marilù S. Manzini ci consegna un romanzo ancora più crudo, una black comedy allegra e crudele scritta con devota minuzia sul Quaderno nero dell’amore, questo oggetto morboso e segreto che unisce, racconta e divora la vita di tre amici e di un’intera generazione. A Montecatini presenterà il volume “Siamo ancora vivi” ed. Rizzoli, appena uscito in libreria, che compie un salto rispetto ai precedenti romanzi. Anzitutto potrebbe essere definito un romanzo a specchio già fin dai nomi dei protagonisti Alex e Lexa, ha una struttura tripartita con una trama che affascina e coinvolge. Una scrittura che poi, nel caso della Manzini, è così ricca di immagini, densa di suoni e, perché no?, colori, da lasciare davvero stupiti se solo proviamo a indovinare, a giudicare dalla foto riprodotta in copertina, la sua giovane età. “ Se siamo ancora vivi” è un quadro della società contemporanea dove il successo nè l’agiatezza economica riescono a scalfire le maschere che tutti noi indossiamo e dietro esiste il vuoto più assoluto, ma, nonostante le premesse negative, la penna della scrittrice sa raccontare una grande storia d’amore nevrocomica, forse l’unica che possiamo narrare oggi. Insieme a lei la prof.ssa Simona Capolupo, docente di scuola di specializzazione in Psicologia della salute all’università di Torino, con il suo libro “La madre e la mamma”, che con grande rigore scientifico ripercorre il difficile rapporto madre-figlio, smitizzando il ruolo della madre troppo amorevole tanto da farci chiedere se non sarà proprio questa liason che ha creato le fobie dell’uomo contemporaneo che tanto spazio occupano nel libro della Manzini.
Una programmazione ricca e articolata, fra teatro e musica, con interpreti popolari e di valore, quella che si appresta a partire al Teatro Francini di Casalguidi (Pistoia), frutto della stretta collaborazione tra il Comune di Serravalle Pistoiese e la Fondazione Teatri di Pistoia. Il programma, presentato stamani al teatro Manzoni di Pistoia, prevede otto spettacoli, per un totale di 9 rappresentazioni. Si parte il 26 gennaio con Le Volpi, di CapoTrave, Lucia Franci e Luca Ricci, con Giorgio Colangeli, Manuela Mandracchi e Federica Ombrato. Il 23 febbraio salirà sul palco Lorenzo Baglioni, con Canzoni a colori. Mentre 14 marzo sarà la volta di Alessandro Benvenuti con Pillole di me. E poi 5 spettacoli dedicati alle scuole. “Siamo fortemente convinti – afferma Gianfranco Gagliardi, direttore generale di Fondazione Teatri di Pistoia, riferendosi alla sezione 'A teatro con la scuola' - del valore educativo e culturale dello spettacolo dal vivo, un'esperienza capace di trasmet...