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Montecatini dedica una mostra a Giovanni Boldini

La bellezza, e soprattutto quella femminile, fu l'effettivo terreno di azione su cui Boldini effettuò una vasta ricognizione estetica e una profonda indagine psicologica, sulle cui basi coniare un modello di grazia idealizzato, come vedremo, del tutto rispondente alla avvenenza aristocratica e emancipata e ai tratti fisionomici di Berthè, la sua prima modella e amante francese.
Questa mostra e il relativo catalogo, riferiscono, attraverso un dettagliato inquadramento critico, del particolare punto di vista artistico e umano inerente le storie d'amore vere o presunte vissute dall'insaziabile amateur e delle molteplici passioni, sovente consumate frettolosamente, di volta in volta nell'arco temporale necessaria all'esecuzione di un ritratto.
Foto edite e inedite, molte di Emilia Cardona Boldini, moglie del celebre pittore, sono qui raccolte insieme ai biglietti da visita lasciati in vita presumibilmente ma indistintamente sia a Giovanni Boldini, sia al terzo marito di Emilia, lo scultore Francesca La Monaca - all'epoca anch'esso stabilmente domiciliato a Parigi - e rinvenuti in ordine sparso nell'abitazione di Pistoia dal nipote della vedova Boldini.
Inoltre, il ritrovamento di una importante testimonianza epistolare e fotografica inedita ha consentito di ricostruire alcuni passi fondamentali delle vicende umane e affettive che segnarono la controversa convivenza fra l'insigne ma anziano maestra italo francese e la giovane letterata piemontese che, come si è ora per la prima volta accertato, coltivava allo stesso tempo una relazione sentimentale parallela.
numerosi disegni a matita dedicati da Boldini a Milly, come lui la chiamava affettuosamente, così come le immagini delle suppellettili e degli esemplari originali - sculture, mobili, carrozze, tutti in miniatura - utilizzati come modelli per i quadri, rinvenuti presso lo studio del maestra dalla vedova e mai resi noti, completano il quadro di una lunga esistenza contrassegnata dalla convulsiva attrazione per le donne e dal persistente affinamento di un gusto estetico superiore su cui poggiò la sua originale cifra espressiva.

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