
PISTOIA - Parla spagnolo il nuovo organo realizzato da Glauco Ghilardi per la chiesa del Carmine, di cui è ormai prossima la data di inaugurazione. L’organaro lucchese, è oggi fra i più attivi e apprezzati del panorama nazionale, autore di numerosi strumenti importanti, sia nella nostra provincia - l’ultimo è il contro Hermans della chiesa dello Spirito Santo, inaugurato a fine 2007, cui vanno aggiunti quelli della chiesa di Serra e di San Rocco di Larciano -, sia in altre regioni italiane, tra i quali spicca l’imponente organo di Santa Maria della Speranza a Battipaglia (1996). La realizzazione del nuovo strumento è avvenuta sotto la supervisione del maestro Umberto Pineschi, già docente di organo e composizione organistica nei conservatori di Pesaro e Bologna e attualmente presidente dell’Accademia d’organo «Gherardeschi» di Pistoia e organista della Cattedrale di San Zeno. Lo strumento, pur avvalendosi sostanzialmente delle canne del distrutto organo di Sant’Andrea (Filippo [II] Tronci, 1842), è di nuova concezione. È stato, infatti progettato non solo per servire al repertorio italiano sia barocco, con il suo ripieno e con i suoi flauti, sia pistoiese, con il suo cornetto, la sua sesquialtera e le sue trombe, ma anche alla letteratura spagnola più importante, ovverosia Correa de Arauxo, Bruna e Cabanilles, grazie alla divisione di tutto lo strumento in bassi e soprani.
Il concerto di inaugurazione, fissato per il 22 giugno, ore 21.15, sarà a cura dello stesso Umberto Pineschi. Alla cerimonia di intitolazione del nuovo organo sarà presente il vescovo, Mansueto Bianchi. Seguiranno altri due concerti: Guy Bovet il 25 giugno e Andrea Vannucchi il 16 luglio. L’organo si avvale di un manuale di 45 tasti (Do1-Do5 con prima ottava corta) e una pedaliera di 8 tasti (Do1-Si1, un’ottava corta) sempre unita al manuale. I registri che lo costituiscono (i bassi e i soprani si dividono fra Do3 e Do diesis3) sono: principale (diviso in bassi e soprani), ottava B/S , decimaquinta B/S, sesquialtera B, decimanona B/S, vigesima seconda, sesta e nona B/S, flauto in ottava B/S, flauto in duodecima B/S, cornetto (4 file) S, e trombe B/S. Completano lo strumento tre accessori: usignoli, timpano (due canne), e tremolo. La chiesa del Carmine, restaurata pochi anni fa, potrà essere utilizzata adesso anche per appuntamenti musicali importanti, data la presenza di un così interessante strumento, che arricchisce ulteriormente il già superbo patrimonio di organi antichi e moderni presenti in città.
Il concerto di inaugurazione, fissato per il 22 giugno, ore 21.15, sarà a cura dello stesso Umberto Pineschi. Alla cerimonia di intitolazione del nuovo organo sarà presente il vescovo, Mansueto Bianchi. Seguiranno altri due concerti: Guy Bovet il 25 giugno e Andrea Vannucchi il 16 luglio. L’organo si avvale di un manuale di 45 tasti (Do1-Do5 con prima ottava corta) e una pedaliera di 8 tasti (Do1-Si1, un’ottava corta) sempre unita al manuale. I registri che lo costituiscono (i bassi e i soprani si dividono fra Do3 e Do diesis3) sono: principale (diviso in bassi e soprani), ottava B/S , decimaquinta B/S, sesquialtera B, decimanona B/S, vigesima seconda, sesta e nona B/S, flauto in ottava B/S, flauto in duodecima B/S, cornetto (4 file) S, e trombe B/S. Completano lo strumento tre accessori: usignoli, timpano (due canne), e tremolo. La chiesa del Carmine, restaurata pochi anni fa, potrà essere utilizzata adesso anche per appuntamenti musicali importanti, data la presenza di un così interessante strumento, che arricchisce ulteriormente il già superbo patrimonio di organi antichi e moderni presenti in città.