
PISTOIA - «Analizzando le tendenze regionali e nazionali sul turismo - spiega Nicola Risaliti, assessore al turismo della Provincia di Pistoia (nella foto) -, ma anche guardano alla situazione attuale delle principali località turistiche della nostra regione, vediamo che il turismo sta attraversando una situazione di crisi strutturale, ed i segnali che giungono dai mercati sia interno che internazionale non sono fra i più incoraggianti». «La crisi energetica e gli alti costi petroliferi, che incidono negativamente sulla mobilità delle persone - prosegue l'assessore -, è solo una delle cause di recessione del settore turistico, come anche la più limitata capacità di spesa delle famiglie italiane ed europee. Nuove mete internazionali si affacciano sul mercato globale e la competitività della Toscana sta segnando il passo. Anche la provincia di Pistoia, che basa sulla marca Toscana la propria collocazione sui mercati internazionali, non si sottrae a queste dinamiche, ed i segnali sui flussi turistici degli ultimi mesi vanno in questa direzione. Dopo aver chiuso il 2007 con il record assoluto di oltre 2.830.000 presenze, in gran parte provenienti dall'estero, dobbiamo iniziare a pensare a come consolidare e ristrutturare la nostra offerta turistica. Sicuramente molto potremo attenderci dal rilancio delle terme di Montecatini, ma un'altro settore con grandi potenzialità di crescita è il turismo d'arte, con la Città di Pistoia che ancora può spendere le sue forti potenzialità, soprattutto se a livello istituzionale sapremo incentivare gli investimenti nella nascita di nuove strutture turistiche e ricettive. Credo che nel complesso, l'economia della nostra provincia possa ancora attendersi molto dal turismo, a patto che si apra una riflessione su come dovrà essere governato il settore nei prossimi anni, a partire dalla promozione, ma anche da una nuova politica di investimenti strutturali sia da parte della Pubblica Amministrazione, sia da parte degli operatori privati. Terme, congressuale, turismo montano e turismo sportivo se efficacemente riqualificati e supportati da nuove infrastrutture turistiche possono efficacemente interagire con le mete storiche e con le città d'arte, ma occorre adesso pensare non solo ad una politica dei grandi numeri, che soprattutto in Valdinievole si basa sui prezzi bassi, ma ad una riqualificazione complessiva della nostra offerta turistica e ricettiva. Investire sulla qualità dei servizi e sulla dotazione di infrastrutture turistiche significa attrarre un turismo più qualificato e meno soggetto alla congiuntura economica. Sicuramente la prossima conferenza provinciale sul turismo, che si svolgerà a fine settembre, potrà dare efficaci indicazioni in tal senso e come Amministrazione Provinciale intendiamo arrivarci preparati e con le idee chiare su come rapportarci ai mercati interno ed internazionale. Per questo, a partire dalla ripresa di inizio settembre, avvieremo una serie di contatti diretti con le organizzazioni di categoria e con gli operatori economici per definire insieme le proposte della conferenza turistica e le strategie comuni per i prossimi tempi».