Confartigianato-costruzioni di Pistoia: "La maglia nera degli infortuni sul lavoro non ci appartiene"

“Un’accusa infamante e ingiusta che viene smentita in maniera clamorosa dai dati ufficiali”. Gli imprenditori edili di Confartigianato Pistoia si dicono “esterrefatti e infuriati” per le recenti dichiarazioni del ministro La Russa in merito agli infortuni nei cantieri: per il ministro, infatti, mentre le grandi aziende ci tengono a far rispettare le regole di sicurezza, le imprese medio-piccole non le applicano.
“Sono affermazioni pericolose _ sottolinea il presidente provinciale di Confartigianato Costruzioni Carmine Posillico _ perché gettano gratuitamente discredito su un’intera categoria di imprese. Oltre tutto, quello che dice il ministro non è affatto vero. Prendiamo il nostro territorio: stando all’ultimo rapporto dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, dal 2001 al 2006 a Pistoia gli infortuni nelle aziende artigiane del settore costruzioni sono diminuiti del 18%, mentre in quelle industriali sono aumentati del 54%. E se questo dato non fosse sufficiente a smentire La Russa, spingiamoci pure sulle cifre nazionali. Le statistiche sono fatte per essere lette da molti punti di vista, ma quando, parlando dell’andamento infortunistico nel 2007, il presidente dell’Inail sottolinea che ‘mentre per le microimprese la probabilità di subire un infortunio nell’anno è statisticamente un evento raro, per le grandi imprese la probabilità invece è quasi certa’, mi sembra che si tagli la testa al toro…”
“Non dimentichiamoci _ continua Posillico _ che, tra l’altro, lo stesso rapporto Inail evidenzia come oltre il 51% dei cosiddetti infortuni sul lavoro nel 2007 è avvenuto nel tragitto casa-lavoro o comunque su strada, durante lo svolgimento dell’attività lavorativa: si continuano ad additare le aziende come criminali, ma si tace sulla mancanza di sicurezza stradale”.
“Se vogliamo parlare della nostra realtà, _ prosegue il presidente di Confartigianato Costruzioni _ sempre basandoci sull’ultimo rapporto dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza, vediamo che a Pistoia gli infortuni nelle aziende artigiane in genere, sono passati dai 1.270 del 2001 agli 835 del 2006 (meno il 34,25%), mentre quelli nelle aziende non artigiane hanno subito una diminuzione del 14,75% (da 2.487 a 2.120). Certo, gli incidenti non sono completamente debellati, ma la costante diminuzione dei casi ci fa capire che stiamo lavorando bene sulla formazione dei lavoratori. Sono più di venti anni da quando Confartigianato ha organizzato la prima iniziativa per promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro e da allora i nostri artigiani e i loro dipendenti sono costantemente coinvolti in corsi specifici di formazione. Quello che vogliamo è creare una cultura consolidata della sicurezza per giungere ad incidenti zero, perché anche un solo infortunio è troppo: il percorso è lungo, ma crediamo di essere sulla buona strada”.
Il presidente degli edili di Confartigianato lancia infine un appello: “non temiamo i controlli, che peraltro in provincia sono frequenti. Anzi, ben vengano, perché un grande pericolo sta nell’abusivismo. Spesso, nella speranza di risparmiare, i cittadini si affidano ad operatori improvvisati, senza considerare che questi sono un rischio per la sicurezza delle abitazioni e mettono a repentaglio anche la propria incolumità, perché non adeguatamente formati contro i pericoli del mestiere. Per questo ci stiamo battendo e abbiamo presentato una proposta di legge nazionale che regoli l’accesso alla professione in edilizia, a tutela sia dei consumatori sia degli stessi lavoratori: meno abusivi, più sicurezza”.
“Sono affermazioni pericolose _ sottolinea il presidente provinciale di Confartigianato Costruzioni Carmine Posillico _ perché gettano gratuitamente discredito su un’intera categoria di imprese. Oltre tutto, quello che dice il ministro non è affatto vero. Prendiamo il nostro territorio: stando all’ultimo rapporto dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, dal 2001 al 2006 a Pistoia gli infortuni nelle aziende artigiane del settore costruzioni sono diminuiti del 18%, mentre in quelle industriali sono aumentati del 54%. E se questo dato non fosse sufficiente a smentire La Russa, spingiamoci pure sulle cifre nazionali. Le statistiche sono fatte per essere lette da molti punti di vista, ma quando, parlando dell’andamento infortunistico nel 2007, il presidente dell’Inail sottolinea che ‘mentre per le microimprese la probabilità di subire un infortunio nell’anno è statisticamente un evento raro, per le grandi imprese la probabilità invece è quasi certa’, mi sembra che si tagli la testa al toro…”
“Non dimentichiamoci _ continua Posillico _ che, tra l’altro, lo stesso rapporto Inail evidenzia come oltre il 51% dei cosiddetti infortuni sul lavoro nel 2007 è avvenuto nel tragitto casa-lavoro o comunque su strada, durante lo svolgimento dell’attività lavorativa: si continuano ad additare le aziende come criminali, ma si tace sulla mancanza di sicurezza stradale”.
“Se vogliamo parlare della nostra realtà, _ prosegue il presidente di Confartigianato Costruzioni _ sempre basandoci sull’ultimo rapporto dell’Osservatorio provinciale sulla sicurezza, vediamo che a Pistoia gli infortuni nelle aziende artigiane in genere, sono passati dai 1.270 del 2001 agli 835 del 2006 (meno il 34,25%), mentre quelli nelle aziende non artigiane hanno subito una diminuzione del 14,75% (da 2.487 a 2.120). Certo, gli incidenti non sono completamente debellati, ma la costante diminuzione dei casi ci fa capire che stiamo lavorando bene sulla formazione dei lavoratori. Sono più di venti anni da quando Confartigianato ha organizzato la prima iniziativa per promuovere la sicurezza nei luoghi di lavoro e da allora i nostri artigiani e i loro dipendenti sono costantemente coinvolti in corsi specifici di formazione. Quello che vogliamo è creare una cultura consolidata della sicurezza per giungere ad incidenti zero, perché anche un solo infortunio è troppo: il percorso è lungo, ma crediamo di essere sulla buona strada”.
Il presidente degli edili di Confartigianato lancia infine un appello: “non temiamo i controlli, che peraltro in provincia sono frequenti. Anzi, ben vengano, perché un grande pericolo sta nell’abusivismo. Spesso, nella speranza di risparmiare, i cittadini si affidano ad operatori improvvisati, senza considerare che questi sono un rischio per la sicurezza delle abitazioni e mettono a repentaglio anche la propria incolumità, perché non adeguatamente formati contro i pericoli del mestiere. Per questo ci stiamo battendo e abbiamo presentato una proposta di legge nazionale che regoli l’accesso alla professione in edilizia, a tutela sia dei consumatori sia degli stessi lavoratori: meno abusivi, più sicurezza”.