
Comincia stasera, nella chiesa di San Michele Arcangelo di Treppio, la «Settimana della musica», giunta alla nona edizione. L’iniziativa, promossa da Associazione Musica Insieme, Confraternita della Misericordia, Parrocchia di Treppio, Comune di Sambuca Pistoiese e Accademia d’organo «Gherardeschi» di Pistoia, rientra nel nutrito programma annuale dei Vespri d’organo, promosso dalla stessa Accademia Gherardeschi in diverse chiese della provincia di Pistoia. Tre i concerti in programma. Stasera, a conclusione della festa della Misericordia di Treppio, è prevista l’esibizione del coro «Monte Toccacielo» di Porretta Terme, che eseguirà canti della tradizione sacra e popolare dell’Appennino Tosco-Emiliano. Si prosegue martedì 12 agosto con Gianpaolo Prina, concertista e musicologo, che eseguirà brani di autori del Sei-Settecento, tra cui Kerll, Pachelbel, Pasquini e Muffat. Infine, il 14 agosto, sarà la volta della soprano giapponese Chisako Myashita accompagnata all’organo da Wladimir Matesic. Il duo proporrà musiche vocali e strumentali di vari autori, tra cui Vivaldi, Haydn, Padre Davide da Bergamo, Monteverdi e Haendel. La «Settimana della musica» è nata nove anni fa per valorizzare lo straordinario organo di Pietro Agati (1794), che proprio in quella chiesa si conserva. E l’aggettivo “straordinario” non è utilizzato né a caso né a sproposito, dato che lo strumento in questione è unico nel suo genere. L’organo presenta, infatti, un prospetto diviso in sette campate, di chiara impronta rinascimentale, anche se la ricca cassa e la cantoria, entrambe in legno di gattice, scolpite a larghe volute e tralci, risalgono al tardo barocco. Il monumentale impianto sonoro è il frutto di più interventi. La cassa è del 1739, come appare dal cartiglio ligneo appeso al poggiolo della cantoria. Lo strumento è però più recente: fu costruito nel 1794 da Pietro Agati, fondatore di una delle due celebri fabbriche di organi pistoiesi (l’altra è quella dei Tronci), che però utilizzò parte del materiale fonico di un organo preesistente. Restaurato nel 1981, da allora ha ospitato alcuni fra i più grandi organisti del panorama internazionale, a partire dal maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, che proprio nel 1981 ne inaugurò l'avvenuto restauro. Dopo di lui si sono susseguiti più di cento interpreti. Citiamo i più significativi, come Keith Sadko (Canada), che dopo averlo suonato ripetute volte, rimase talmente entusiasta dello strumento che lo volle nella copertina del catalogo «Gli organi storici della provincia di Pistoia», da lui realizzato nel 1988. Sempre tra gli stranieri ricordiamo Watanabe Toshiyuki (Giappone), Aart van Beek (Olanda), Yuko Hayashi (Giappone), Margaret Irwin Brandon (Usa), Adelma Gomez (Argentina), Goerdan Blomberg (Svezia), Gijsbert Lekkerkerker (Olanda), Oleg Jantchenko (Russia); senza dimenticare alcuni nostri connazionali come Stefano Innocenti, Umberto Pineschi, Edoardo Bellotti, Antonio Galanti, Francesco Cera, Roberto Menichetti, Eliseo Sandretti e Andrea Vannucchi. Lo strumento è finito più volte e meritatamente nelle pagine di giornali nazionali ed esteri, per il suo valore, ma anche per la costante attività concertistica, promossa di volta in volta da importanti enti e associazioni: Accademia d'organo, Acros, Musica Insieme, Telecom Italia, Misericordia.