
Cresce in modo preoccupante l’indebitamento delle famiglie pistoiesi. A lanciare l’allarme è L’Unione nazionale consumatori, che nelle ultime settimane ha registrato un vero e proprio picco di richieste di aiuto per quanto riguarda la rinegoziazione di prestiti e mutui. «Sono gli effetti – spiega Osvaldo Rastelli, presidente provinciale Unc - di un incontrollato ricorso al credito al consumo, avvenuto soprattutto negli ultimi mesi, complice anche la perdurante crisi economica che attanaglia il nostro territorio, che ha causato la perdita di tanti posti di lavoro, mettendo in ginocchio migliaia di famiglie. I debiti contratti nei mesi scorsi, adesso vanno pagati e chi nel frattempo ha perso il lavoro non riesce a far fronte agli impegni». Si tratta di prestiti che sono stati chiesti non solo per esigenze futili, come avveniva qualche anno fa (acquisto di un nuovo televisore, cambio di mobili, una vacanza), ma anche per far fronte a necessità impellenti, quali cure sanitarie, gli studi dei figli, la manutenzione straordinaria e imprevista della casa, o semplicemente perché lo stipendio non basta più per arrivare alla fine del mese. «La questione del caro-mutui – aggiunge Cinzia Beneforti, responsabile del servizio accesso al credito dell’Unc – ha fatto il resto. Le banche in questo non ci agevolano, anzi, spesso ostacolano l’applicazione del decreto Bersani, che pochi mesi fa ha introdotto novità importanti per quanto riguarda la rinegoziazione dei mutui». «Per questo – conclude Rastelli – la nostra associazione sta cercando di costituire un tavolo di concertazione con le banche del territorio, al fine di evitare situazioni pericolose, anche socialmente, e per cercare di contrastare un fenomeno che è sempre in agguato in certe situazioni, ossia il ricorso all’usura».