Sono illegittime le cartelle esattoriali che non contengono il nome e la firma del concessionario che si occupa della riscossione. Lo sostiene l’Unione nazionale consumatori di Pistoia, citando un recente provvedimento della Cassazione. Il caso riguarda tantissimi contribuenti (si parla di alcune centinaia) e diverse tipologie di tributi, quindi l’associazione dei consumatori sta predisponendo un’azione cumulativa. A tal fine e in vista dell’entrata in vigore della class action, che sarà operativa da luglio di quest’anno, l’Unc ha attivato una collaborazione con lo studio legale Giovannelli di Pistoia e in particolare con l’avvocato Giovanni Giovannelli, professore all’Università di Pisa.
«Quello delle cartelle esattoriali illegittime – dice Tiziana Rastelli, responsabile del Caaf-Unc – sarà uno dei primi casi che tratteremo, grazie all’introduzione anche in Italia di questa possibilità, senz’altro vantaggiosa per il consumatore. Le richieste che abbiamo avuto in tal senso da parte di cittadini che hanno ricevuto cartelle di questo tipo sono tantissime e dopo che la Cassazione si è pronunciata in proposito, molti intendono far valere i loro diritti».
«La class action – spiega l’avvocato Giovannelli – è una conquista del consumatore, perché consente al singolo cittadino di poter intervenire, con poca spesa, nei grandi contenziosi contro banche, assicurazioni e società che erogano servizi pubblici. Va chiarito, per non illudere nessuno, che la normativa non vale per tutti i settori. Noi comunque ci attiveremo per fornire risposte esaustive alle diverse necessità dei consumatori. A tale proposito, dato che si tratta per tutti di una novità, il mio studio farà affidamento anche su alcuni ricercatori universitari. La sentenza emessa dal tribunale con questo tipo di procedura non sarà costitutiva, ma dichiarativa. Il consumatore vedrà comunque riconosciuti due diritti basilari: il risarcimento del danno subito e la restituzione delle somme indebitamente richieste. Il risarcimento definitivo avverrà solo con l’intervento di una tavola di conciliazione, composta da tre membri: un rappresentante dell’impresa, un rappresentante dei consumatori e uno nominato dal tribunale che ha pronunciato la sentenza. Quindi il funzionamento sarà un po’ diverso da quello dei paesi anglosassoni, dove questo tipo di azione vige da sempre, ma porterà senz’altro dei benefici anche da noi».
«Quello delle cartelle esattoriali illegittime – dice Tiziana Rastelli, responsabile del Caaf-Unc – sarà uno dei primi casi che tratteremo, grazie all’introduzione anche in Italia di questa possibilità, senz’altro vantaggiosa per il consumatore. Le richieste che abbiamo avuto in tal senso da parte di cittadini che hanno ricevuto cartelle di questo tipo sono tantissime e dopo che la Cassazione si è pronunciata in proposito, molti intendono far valere i loro diritti».
«La class action – spiega l’avvocato Giovannelli – è una conquista del consumatore, perché consente al singolo cittadino di poter intervenire, con poca spesa, nei grandi contenziosi contro banche, assicurazioni e società che erogano servizi pubblici. Va chiarito, per non illudere nessuno, che la normativa non vale per tutti i settori. Noi comunque ci attiveremo per fornire risposte esaustive alle diverse necessità dei consumatori. A tale proposito, dato che si tratta per tutti di una novità, il mio studio farà affidamento anche su alcuni ricercatori universitari. La sentenza emessa dal tribunale con questo tipo di procedura non sarà costitutiva, ma dichiarativa. Il consumatore vedrà comunque riconosciuti due diritti basilari: il risarcimento del danno subito e la restituzione delle somme indebitamente richieste. Il risarcimento definitivo avverrà solo con l’intervento di una tavola di conciliazione, composta da tre membri: un rappresentante dell’impresa, un rappresentante dei consumatori e uno nominato dal tribunale che ha pronunciato la sentenza. Quindi il funzionamento sarà un po’ diverso da quello dei paesi anglosassoni, dove questo tipo di azione vige da sempre, ma porterà senz’altro dei benefici anche da noi».