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Mobilitazione di Coldiretti: i trattori assediano la grande distribuzione

Altro giorno di mobilitazione per Coldiretti Toscana, che partecipa con decisione all’operazione verità sul made in Italy agroalimentare, promossa a livello nazionale.
Dal maxischermo posizionato davanti al centro commerciale Gavinana, infatti, si è potuto seguire quello che accade in altri punti della penisola: il presidio del Brennero e di altri valichi, il sit in a Montecitorio.
Anche in Toscana l’azione rivendicativa, partita dal settore lattiero-caseario, si è alla fine allargata a tutte le filiere che subiscono la concorrenza, in qualche caso, lecita ma non trasparente dei prodotti stranieri.
Oggi un migliaio di imprenditori agricoli in arrivo da tutte le province della regione hanno messo sotto assedio uno dei supermercati simbolo di Firenze.
Per l’intera mattinata, il popolo giallo di Coldiretti ha animato lo spazio antistante il punto vendita con momenti di informazione e degustazione. Per tutti volantini, palloncini e gelato made in Italy, preparato solo con latte italiano, per spiegare ai consumatori le verità del settore agroalimentare.
I prezzi dei prodotti agricoli nelle campagne sono crollati del 16 per cento, ma sugli scaffali per i consumatori hanno registrato aumenti dell’1,9 per cento, quasi quattro volte il valore medio dell’inflazione, per la presenza di pesanti distorsioni nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola, che colpiscono gli agricoltori e i consumatori. E’ quanto ha denunciato il Presidente di Coldiretti Toscana, sulla base dei dati Istat/Ismea relativi a giugno, Dopo il latte il fronte della mobilitazione Coldiretti si è allargato a olio di oliva, vino, ortaggi, cereali e frutta. Secondo l’Istat la spesa mensile delle famiglie aumenta mentre il reddito degli agricoltori precipita. Dal campo alla tavola i prezzi aumentano del 495 per cento per le carote, del 453 per cento per le pesche, del 525 per cento per la pasta e del 335 per cento per il latte fresco secondo le elaborazioni Coldiretti su dati “Sms consumatori”, servizio attivato dal Ministero delle politiche agricole per monitorare i prezzi. La Gdo – ha aggiunto il presidente Marcelli – rappresenta una strozzatura nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola. Formule contrattuali vessatorie, vendite sottocosto, promozioni (3X2), mettono a rischio le condizioni di competitività dell’agricoltura italiana”.
Gli agricoltori della Coldiretti chiedono l’obbligo di indicare la provenienza in etichetta per tutti gli alimenti e maggiori controlli sui prodotti stranieri dei quali deve essere resa nota la destinazione, per combattere la speculazione che fa aumentare i prezzi di quasi cinque volte dal campo alla tavola. Viene sistematicamente disatteso - sostiene la Coldiretti - l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del prodotto con il rischio concreto che venga spacciata come italiana la frutta proveniente dall’estero, le cui importazioni sono aumentate del 22 per cento nel primo trimestre. Ancora piu’ grave è la situazione del grano che viene quotato nelle campagne in calo del 33 per cento rispetto allo scorso anno su valori che non riescono a coprire i costi di produzione, mentre sugli scaffali dei supermercati il prezzo di pane e pasta è salito ancora del 2,2 per cento a giugno dopo. Per l’extravergine di oliva si sostiene l’intensificazione dei controlli che ha già portato a individuare gravi truffe anche in riferimento al rispetto dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive fortemente voluto da Coldiretti. Sul piano economico sono molto preoccupati i viticoltori con i prezzi medi di vendita alla produzione del vino che sono crollati in campagna del 24 per cento mentre nell’Unione Europea per effetto della disastrosa riforma di mercato del settore vitivinicolo approvata sono già presenti sugli scaffali dei supermercati comunitari - continua Coldiretti - vini ottenuti dalla fermentazione di frutti diversi dall'uva come lamponi e ribes, è stato consentito lo zuccheraggio in molti paesi e dal primo agosto sarà addirittura permesso di chiamare vino anche quello in cui è stato eliminato parte dell'alcol naturalmente contenuto attraverso determinate pratiche enologiche. Inganni legalizzati che al vino italiano fanno piu' male della crisi .Dall'analisi dei dati economici si evidenzia che tra prezzi alla produzione e quelli al consumo esistono - conclude Coldiretti - ampi margini da recuperare alla speculazione, con piu' efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica.
Il presidio si è concluso con l’intervento di Vincenzo Tongiani, vicepresidente di Coldiretti Toscana. Nel frattempo il presidente regionale Tulio Marcelli ha raggiunto la capitale, dove si è tenuto il sit in davanti a Montecitorio, al termine del quale è stato ricevuto insieme a una piccola delegazione dal presidente della Camera Gianfranco Fini.

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