
«La diossina superiore ai limiti rilevata in un’anatra del parco Pertini di Agliana è un campanello d’allarme che deve indurre a far fare finalmente le analisi sulle persone». E’ la posizione del medico Patrizia Gentilini, esperta di fiducia dei comitati contro l’inceneritore di Montale, la quale contesta i toni rassicuranti con cui la Provincia ha comunicato i primi risultati delle analisi su terreni e ambiente realizzate dall’Arpat e dall’Asl 3. Stamani i rappresentanti del Comitato contro l’inceneritore hanno ribadito in conferenza stampa la loro più ferma disapprovazione nei confronti degli enti pubblici che secondo loro avrebbero fornito informazioni non veritiere alla stampa e alle popolazioni e chiedono ulteriori analisi anche sulla popolazione. Al termine della conferenza, alcuni rappresentanti dei comitati, in particolare quelli del Presidio permanente contro l’inceneritore, hanno compiuto un blitz alla Villa Smilea, dev’erano riunite diverse autorità locali e regionali per l’inaugurazione dell’avvenuto restauro della struttura. Lì gli esponenti dei comitati, muniti di striscioni e campanelli, hanno distribuito volantini e imitazioni di monete da un dollaro, con l’effige del sindaco di Montale, Piero Razzoli, per ricordare che il Comune ha chiesto loro di pagare «una cifra salatissima» per l’occupazione del suolo pubblico nel luogo dove era allestito il presidio permanente, davanti all’ingresso dell’impianto di Montale.