
Una proposta molto allettante, non c’è che dire: ogni anno in vacanza in un posto diverso, magari in una località esotica o se si preferisce in una spiaggia esclusiva della Sardegna o di un’altra regione italiana, alla “modica” cifra di 3.520 euro una tantum, più una minima quota annuale. Pensavano di aver fatto l’affare della loro vita, invece sono incappati nell’ennesima truffa legata ai pacchetti vacanze.
È capitato a due famiglie della provincia di Pistoia, che hanno segnalato la loro disavventura all’Unione nazionale consumatori, la quale adesso sospetta che di casi analoghi ce ne siano molti altri, «perché – spiega Osvaldo Rastelli, presidente provinciale Unc – l’esperienza insegna che queste truffe non sono mai isolate».
Ecco i fatti. Uno pseudo agente di una società del Nord Italia nel 2006 suona al campanello di due famiglie aglianesi, proponendo un pacchetto vacanze un po’ diverso dal solito. Ogni anno una nuova destinazione, in una località scelta fra tante disponibili nel pacchetto, ad una cifra tutto sommato non altissima, anzi diciamo pure vantaggiosa.
«Con i tempi che corrono – prosegue Rastelli -, la crisi economica che imperversa e le vacanze che in molte famiglie rischiano di diventare un miraggio, alle due vittime la proposta presentata è sembrata piuttosto invitante. La buona parlantina dell’agente che proponeva il pacchetto, e la possibilità di sottoscrivere un finanziamento dilazionato hanno fatto il resto. La prima vacanza oltretutto è andata bene. I guai sono iniziati al momento di fare il secondo viaggio. La società proponente, che aveva sede a Bergamo e l’agente svaniscono nel nulla, nel frattempo i due malcapitati si ritrovano con un debito da pagare ad una finanziaria e addirittura scoprono che nel contratto non è riportato neppure il numero delle rate da saldare, quindi teoricamente il debito potrebbe essere a vita».
A far sospettare l’Unione nazionale consumatori che i due casi siano solo la punta di un iceberg è il fatto che se ci sono state altre vittime, queste molto probabilmente lo scopriranno solo d’ora in avanti, dato che è questo il momento in cui si comincia a pensare alle ferie e quindi a prenotare la località dove trascorrerle.
«Ci stiamo muovendo con i nostri legali – conclude Rastelli – cercando di salvare il salvabile, magari con un’azione collettiva. Per questo invitiamo i cittadini a segnalarci eventuali casi simili».
È capitato a due famiglie della provincia di Pistoia, che hanno segnalato la loro disavventura all’Unione nazionale consumatori, la quale adesso sospetta che di casi analoghi ce ne siano molti altri, «perché – spiega Osvaldo Rastelli, presidente provinciale Unc – l’esperienza insegna che queste truffe non sono mai isolate».
Ecco i fatti. Uno pseudo agente di una società del Nord Italia nel 2006 suona al campanello di due famiglie aglianesi, proponendo un pacchetto vacanze un po’ diverso dal solito. Ogni anno una nuova destinazione, in una località scelta fra tante disponibili nel pacchetto, ad una cifra tutto sommato non altissima, anzi diciamo pure vantaggiosa.
«Con i tempi che corrono – prosegue Rastelli -, la crisi economica che imperversa e le vacanze che in molte famiglie rischiano di diventare un miraggio, alle due vittime la proposta presentata è sembrata piuttosto invitante. La buona parlantina dell’agente che proponeva il pacchetto, e la possibilità di sottoscrivere un finanziamento dilazionato hanno fatto il resto. La prima vacanza oltretutto è andata bene. I guai sono iniziati al momento di fare il secondo viaggio. La società proponente, che aveva sede a Bergamo e l’agente svaniscono nel nulla, nel frattempo i due malcapitati si ritrovano con un debito da pagare ad una finanziaria e addirittura scoprono che nel contratto non è riportato neppure il numero delle rate da saldare, quindi teoricamente il debito potrebbe essere a vita».
A far sospettare l’Unione nazionale consumatori che i due casi siano solo la punta di un iceberg è il fatto che se ci sono state altre vittime, queste molto probabilmente lo scopriranno solo d’ora in avanti, dato che è questo il momento in cui si comincia a pensare alle ferie e quindi a prenotare la località dove trascorrerle.
«Ci stiamo muovendo con i nostri legali – conclude Rastelli – cercando di salvare il salvabile, magari con un’azione collettiva. Per questo invitiamo i cittadini a segnalarci eventuali casi simili».