
Una quindicina di famiglie pistoiesi sono senz’acqua da venerdì. Publiacqua ha sospeso loro il servizio (e in alcuni casi ha smontato persino il contatore) perché gli utenti in questione non sarebbero in regola con i pagamenti, ma alcuni di questi sostengono il contrario.
Del caso si sta occupando l’Unione nazionale consumatori di Pistoia, che intende aprire un procedimento cumulativo (class-action) in tribunale e invita tutti gli utenti che si trovano in tale situazione a rivolgersi ai propri uffici, per avviare la vertenza, «che – sottolinea l’Unc – è gratuita».
«All’origine di tutto – spiega Annamaria Cambi, una signora anziana che venerdì ha avuto la brutta sorpresa di trovarsi senz’acqua e senza riscaldamento – c’è una presunta perdita occulta, che però Publiacqua non vuol riconoscere. Per questo mi era arrivata una bolletta di 2.243 euro. Ho chiesto la rateizzazione e mi è stata concessa. Ho pagato regolarmente i bollettini, ma ugualmente mi è stata sospesa la fornitura. Senza spiegazioni. Publiacqua mi ha detto che adesso devo rifare il contratto e questo mi costerà alcune centinaia di euro».
Per Maria Francesca Pina la brutta sorpresa è arrivata appena uscita dall’ospedale, dov’era ricoverata in seguito ad un parto cesareo.
«Sono arrivata a casa – spiega – è non c’era più neanche il contatore. Ho chiesto spiegazioni alla società che eroga il servizio e mi è stato risposto che non ho pagato le fatture e che di questo mi avevano avvisato anche tramite raccomandata. In realtà non ho mai ricevuto alcuna comunicazione al riguardo e meno che mai le bollette. Adesso sono senz’acqua, quindi anche senza riscaldamento perché la caldaia senz’acqua non funziona, e con due bimbi piccoli».
«In tutto spiega Osvaldo Rastelli – presidente provinciale Unc – sono una quindicina gli utenti che hanno chiesto aiuto alla nostra associazione. Alcuni hanno pagato senza utilizzare i bollettini prestampati, che vanno registrati manualmente da parte degli uffici di Publiacqua. Questo evidentemente non è avvenuto e adesso risultano morosi. Noi riteniamo che un comportamento così sia da condannare, per questo promuoveremo una class-action, accogliendo gratuitamente tutte proteste motivate che ci arriveranno da parte dei cittadini».
Del caso si sta occupando l’Unione nazionale consumatori di Pistoia, che intende aprire un procedimento cumulativo (class-action) in tribunale e invita tutti gli utenti che si trovano in tale situazione a rivolgersi ai propri uffici, per avviare la vertenza, «che – sottolinea l’Unc – è gratuita».
«All’origine di tutto – spiega Annamaria Cambi, una signora anziana che venerdì ha avuto la brutta sorpresa di trovarsi senz’acqua e senza riscaldamento – c’è una presunta perdita occulta, che però Publiacqua non vuol riconoscere. Per questo mi era arrivata una bolletta di 2.243 euro. Ho chiesto la rateizzazione e mi è stata concessa. Ho pagato regolarmente i bollettini, ma ugualmente mi è stata sospesa la fornitura. Senza spiegazioni. Publiacqua mi ha detto che adesso devo rifare il contratto e questo mi costerà alcune centinaia di euro».
Per Maria Francesca Pina la brutta sorpresa è arrivata appena uscita dall’ospedale, dov’era ricoverata in seguito ad un parto cesareo.
«Sono arrivata a casa – spiega – è non c’era più neanche il contatore. Ho chiesto spiegazioni alla società che eroga il servizio e mi è stato risposto che non ho pagato le fatture e che di questo mi avevano avvisato anche tramite raccomandata. In realtà non ho mai ricevuto alcuna comunicazione al riguardo e meno che mai le bollette. Adesso sono senz’acqua, quindi anche senza riscaldamento perché la caldaia senz’acqua non funziona, e con due bimbi piccoli».
«In tutto spiega Osvaldo Rastelli – presidente provinciale Unc – sono una quindicina gli utenti che hanno chiesto aiuto alla nostra associazione. Alcuni hanno pagato senza utilizzare i bollettini prestampati, che vanno registrati manualmente da parte degli uffici di Publiacqua. Questo evidentemente non è avvenuto e adesso risultano morosi. Noi riteniamo che un comportamento così sia da condannare, per questo promuoveremo una class-action, accogliendo gratuitamente tutte proteste motivate che ci arriveranno da parte dei cittadini».