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Torna il festival di antropologia Dialoghi di Pistoia. Nutrire il corpo e la mente è il tema che guiderà le riflessioni di antropologi, filosofi e scienziati

 


Da venerdì 24 a domenica 26 maggio si terrà la quindicesima edizione

dei Dialoghi di Pistoia, il festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione

Caript e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli ( dialoghidipistoia.it ).

Siamo ciò che mangiamo? Nutrire il corpo e la mente è il tema che guida le riflessioni di

antropologi, storici, filosofi, scienziati, chef, scrittori, artisti e psicologi, che in 55 appuntamenti

approfondiranno la relazione tra gli esseri umani e il cibo, indagando le modalità con cui, nel

tempo, ogni società costruisce e trasforma la propria idea di gusto condiviso.

Mangiare, cucinare e produrre cibo sono esperienze sociali e culturali, frutto di scambi che sono

alla base del nostro vivere comune. Sono attività legate all’ecologia della Terra, ma influenzate

dalle mode e dalla comunicazione. I Dialoghi di Pistoia quest’anno parleranno del nostro rapporto

con il cibo, di sostenibilità, di prevenzione, di come gli alimenti hanno viaggiato e come

cambieranno in futuro. Perché come ha scritto Ludwig Feuerbach «siamo ciò che mangiamo»: non

basta, infatti, che una pianta o un animale siano commestibili da sempre scegliamo il cibo per tabu

mode, norme sociali e religiose e sempre più per motivazioni ecologiche e prospettive sul futuro.

Il festival gode del patrocinio del MiC – Ministero della Cultura e della Provincia di Pistoia, del

patrocinio e del sostegno della Regione Toscana e di Intesa Sanpaolo, sponsor dell’evento. Quest’anno il Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia, alla sua settima edizione, è assegnato a

Corrado Augias, uno dei protagonisti più attenti e profondi della nostra società e della nostra

cultura, che nella sua lunga carriera di giornalista, scrittore e autore di programmi culturali per la

televisione e radio ha testimoniato un impegno straordinario per la diffusione e promozione della

cultura e della lettura. Il riconoscimento è attribuito, ogni anno, a una figura del panorama culturale

contemporaneo che ha messo al centro del proprio pensiero e del proprio lavoro l’importanza della

cultura e del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane e per migliorare lo scambio

interculturale. Nelle precedenti edizioni il premio è stato conferito allo scrittore David Grossman

(2017); al Premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka (2018); alla fisica ed economista Vandana

Shiva (2019); al germanista Claudio Magris (2021); alla scrittrice Dacia Maraini (2022) e

all’antropologo e scrittore Amitav Ghosh (2023).

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