Un pool di aziende metalmeccaniche pistoiesi per un progetto altamente innovativo di applicazione del titanio. Si tratta di Campanella srl, Cabel sas, Lma lavorazioni meccaniche artigiane e Meccanica WM Snc, quattro piccole imprese della provincia che hanno deciso di mettersi insieme per fare ricerca e innovazione di prodotto, alla conquista di nuovi mercati.
Il consorzio “Intitanio” è nato a seguito di un progetto finanziato da Confartigianato Pistoia, che due anni fa ha avviato un percorso di confronto fra aziende della metalmeccanica per studiare la possibilità di affrontare nuovi mercati attraverso la realizzazione di prodotti innovativi. Da questo percorso è emerso un gruppo di imprese che vanno dalla progettazione alla costruzione metalmeccanica all’elettronica e che oggi si sono costituite in consorzio.
L’idea centrale intorno a cui lavora il pool è quella di utilizzare il titanio e altri materiali (come il magnesio, acciai speciali e particolari leghe di alluminio) finora impiegati soltanto in settori di alta tecnologia per applicazioni più commerciali.
In specifico, spiega il direttore del consorzio Riccardo Landucci, “tra i metalli, il titanio è al quarto posto per abbondanza sulla crosta terrestre e presenta caratteristiche particolarmente interessanti: a parità di resistenza è più leggero del 42% rispetto all’acciaio, ha elevata resistenza alla corrosione, elevata inerzia termica e buona resistenza al calore, non inquina, non è tossico ed è riciclabile. Attualmente, il suo alto costo ne limita l’utilizzo ad alcuni settori come il navale e l’automobilistico, la bioingegneria e l’aeronautica, con alcune esperienze interessanti nel campo dell’architettura contemporanea, come nel caso del Guggenheim Museum di Bilbao, il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Centro nazionale delle scienze di Glasgow”.
L’idea del pool pistoiese è quella, spiega ancora Landucci, “di sviluppare l’impiego del titanio, ripensando prodotti che oggi vengono comunemente costruiti con altri materiali, per migliorarne le prestazioni, in settori come il petrolchimico, l’alimentare e il robotico. Inoltre, stiamo cercando di incrementare i rapporti con l’università per creare a Pistoia un centro di utilizzo del titanio”.
Il consorzio “Intitanio” è nato a seguito di un progetto finanziato da Confartigianato Pistoia, che due anni fa ha avviato un percorso di confronto fra aziende della metalmeccanica per studiare la possibilità di affrontare nuovi mercati attraverso la realizzazione di prodotti innovativi. Da questo percorso è emerso un gruppo di imprese che vanno dalla progettazione alla costruzione metalmeccanica all’elettronica e che oggi si sono costituite in consorzio.
L’idea centrale intorno a cui lavora il pool è quella di utilizzare il titanio e altri materiali (come il magnesio, acciai speciali e particolari leghe di alluminio) finora impiegati soltanto in settori di alta tecnologia per applicazioni più commerciali.
In specifico, spiega il direttore del consorzio Riccardo Landucci, “tra i metalli, il titanio è al quarto posto per abbondanza sulla crosta terrestre e presenta caratteristiche particolarmente interessanti: a parità di resistenza è più leggero del 42% rispetto all’acciaio, ha elevata resistenza alla corrosione, elevata inerzia termica e buona resistenza al calore, non inquina, non è tossico ed è riciclabile. Attualmente, il suo alto costo ne limita l’utilizzo ad alcuni settori come il navale e l’automobilistico, la bioingegneria e l’aeronautica, con alcune esperienze interessanti nel campo dell’architettura contemporanea, come nel caso del Guggenheim Museum di Bilbao, il Van Gogh Museum di Amsterdam e il Centro nazionale delle scienze di Glasgow”.
L’idea del pool pistoiese è quella, spiega ancora Landucci, “di sviluppare l’impiego del titanio, ripensando prodotti che oggi vengono comunemente costruiti con altri materiali, per migliorarne le prestazioni, in settori come il petrolchimico, l’alimentare e il robotico. Inoltre, stiamo cercando di incrementare i rapporti con l’università per creare a Pistoia un centro di utilizzo del titanio”.