A distanza di oltre vent'anni dall'avvenuto restauro, l'organo Pietro Agati (1794) della chiesa di San Michele Arcangelo di Treppio mantiene tutta la sua carica attrattiva. L'eccezionale strumento, è riuscito nell'arco di due decenni a far arrivare in questo piccolo paese, visitatori, appassionati di musica e cultori d'arte organaria e organistica, da tutta Europa e da molti paesi del mondo (Giappone, Sud Africa, Stati Uniti, Brasile, Argentina, Canada, Australia, Russia). La scelta di procedere al suo restauro, all'epoca molto coraggiosa, si è dimostrata saggia e lungimirante. Alla sua tastiera si sono via via alternati alcuni fra i più grandi organisti del panorama internazionale, a partire dal maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, che inaugurò l'avvenuto restauro nel 1981. Dopo di lui si sono susseguiti, alla media di cinque concerti l'anno, circa un centinaio di interpreti. Citiamo i più significativi, da Keith Sadko (Canada), che dopo aver suonato ripetute volte questo strumento, ne rimase talmente entusiasta che lo volle nella copertina del catalogo «Gli organi storici della provincia di Pistoia», da lui realizzato nel 1988. Sempre tra gli stranieri ricordiamo Watanabe Toshiyuki (Giappone), Aart van Beek (Olanda), Yuko Hayashi (Giappone), Margaret Irwin Brandon (Usa), Adelma Gomez (Argentina), Goerdan Blomberg (Svezia), Gijsbert Lekkerkerker (Olanda), Oleg Jantchenko (Russia); senza dimenticare alcuni nostri connazionali come Stefano Innocenti, Umberto Pineschi, Mariella Mochi, Edoardo Bellotti, Antonio Galanti, Francesco Cera, Roberto Menichetti e Andrea Vannucchi. Lo strumento è finito più volte e meritatamente nelle pagine di giornali nazionali ed esteri, per il suo valore, ma anche per la costante attività concertistica, promossa di volta in volta da importanti enti e associazioni (Accademia d'organo, Acros, Musica Insieme, Telecom Italia, Misericordia). Le iniziative che hanno visto protagonista l'antico organo di Treppio, tra cui alcuni concerti lezione rivolti alle scuole, si sono via via moltiplicate, in un crescendo che ha raggiunto il culmine con la «Settimana della musica», già alla nona edizione, il cui scopo non è tanto di organizzare una semplice rassegna concertistica, ma è soprattutto quello di valorizzare questo specifico bene artistico, così prezioso per tutta la zona.
Una programmazione ricca e articolata, fra teatro e musica, con interpreti popolari e di valore, quella che si appresta a partire al Teatro Francini di Casalguidi (Pistoia), frutto della stretta collaborazione tra il Comune di Serravalle Pistoiese e la Fondazione Teatri di Pistoia. Il programma, presentato stamani al teatro Manzoni di Pistoia, prevede otto spettacoli, per un totale di 9 rappresentazioni. Si parte il 26 gennaio con Le Volpi, di CapoTrave, Lucia Franci e Luca Ricci, con Giorgio Colangeli, Manuela Mandracchi e Federica Ombrato. Il 23 febbraio salirà sul palco Lorenzo Baglioni, con Canzoni a colori. Mentre 14 marzo sarà la volta di Alessandro Benvenuti con Pillole di me. E poi 5 spettacoli dedicati alle scuole. “Siamo fortemente convinti – afferma Gianfranco Gagliardi, direttore generale di Fondazione Teatri di Pistoia, riferendosi alla sezione 'A teatro con la scuola' - del valore educativo e culturale dello spettacolo dal vivo, un'esperienza capace di trasmet...