
PISTOIA - «La fattura è errata, ma deve pagarla ugualmente altrimenti c’è la sospensione del servizio. Poi le arriverà il rimborso».
È la risposta che decine di utenti pistoiesi di Toscana Energia sostengono di aver ricevuto, avendo segnalato problemi di bollette al call center della società del gas.
Un’ottantina di questi si sono rivolti all’Unione nazionale consumatori.
«Abbiamo riscontrato incongruenze – dice Osvaldo Rastelli, presidente provinciale Unc – sia per quanto riguarda i consumi fatturati che gli importi. Un utente ha ricevuto una fattura a conguaglio, con la dicitura “adesso è in pari con i pagamenti” e dopo pochi giorni ne ha ricevuto un’altra, sempre a conguaglio, per 1336 metri cubi di gas consumati e 940 euro d’importo, oltretutto con un codice cliente che non corrisponde al suo. Si è rivolto al call center e gli hanno risposto che deve pagare lo stesso. Un altro caso riguarda una signora che ha ricevuto una fattura di 731 euro, ma i metri cubi consumati non corrispondono a quelli segnati dal contatore. La risposta che ha ricevuto dal call center è la stessa di tutti gli altri: prima deve pagare, poi riceverà il rimborso. Casi analoghi ne abbiamo ricevuti molti, in tutto sono oltre 80 gli utenti che si sono rivolti a noi con questo tipo di problema. Alcuni si sono lamentati perché pur avendo ricevuto fatture alte non hanno ottenuto la rateizzazione e non sanno come fare a pagare, perché sono pensionati con la minima».
«Quello che chiediamo a Toscana Energia – riprende Rastelli – è di annullare le fatture che appaiono palesemente errate. Chiedendo all’utente di pagare che poi, chissà quando, arriverà il rimborso si creano difficoltà e disagi a tante famiglie. Adesso più che mai, dato che molte persone stentano ad arrivare alla fine del mese e sono sempre di più le famiglie che finiscono i soldi fra la seconda e la terza settimana».
È la risposta che decine di utenti pistoiesi di Toscana Energia sostengono di aver ricevuto, avendo segnalato problemi di bollette al call center della società del gas.
Un’ottantina di questi si sono rivolti all’Unione nazionale consumatori.
«Abbiamo riscontrato incongruenze – dice Osvaldo Rastelli, presidente provinciale Unc – sia per quanto riguarda i consumi fatturati che gli importi. Un utente ha ricevuto una fattura a conguaglio, con la dicitura “adesso è in pari con i pagamenti” e dopo pochi giorni ne ha ricevuto un’altra, sempre a conguaglio, per 1336 metri cubi di gas consumati e 940 euro d’importo, oltretutto con un codice cliente che non corrisponde al suo. Si è rivolto al call center e gli hanno risposto che deve pagare lo stesso. Un altro caso riguarda una signora che ha ricevuto una fattura di 731 euro, ma i metri cubi consumati non corrispondono a quelli segnati dal contatore. La risposta che ha ricevuto dal call center è la stessa di tutti gli altri: prima deve pagare, poi riceverà il rimborso. Casi analoghi ne abbiamo ricevuti molti, in tutto sono oltre 80 gli utenti che si sono rivolti a noi con questo tipo di problema. Alcuni si sono lamentati perché pur avendo ricevuto fatture alte non hanno ottenuto la rateizzazione e non sanno come fare a pagare, perché sono pensionati con la minima».
«Quello che chiediamo a Toscana Energia – riprende Rastelli – è di annullare le fatture che appaiono palesemente errate. Chiedendo all’utente di pagare che poi, chissà quando, arriverà il rimborso si creano difficoltà e disagi a tante famiglie. Adesso più che mai, dato che molte persone stentano ad arrivare alla fine del mese e sono sempre di più le famiglie che finiscono i soldi fra la seconda e la terza settimana».